10 regole per riavere un pò di qualità sul mercato discografico

Aprile 3, 2025

Il mercato discografico moderno è una macchina imponente che produce hit a ritmo incessante, spesso sacrificando la profondità artistica sull’altare del profitto. Ma cosa si potrebbe fare per riportare la qualità al centro della scena musicale?

 

E allora mi sono immaginato 10 interventi che, tra un pizzico di idealismo e un tocco di concretezza, potrebbero “dare una mano” all’industria musicale:

  1. Ridurre l’Ossessione per i Numeri

Niente più streaming ossessivo o algoritmi che premiano solo le canzoni da 2 minuti e 30 secondi. Le metriche sono utili, ma non dovrebbero essere il metro definitivo per definire il successo.

Pagherei per un ritorno a quando una ballata di 7 minuti poteva diventare un classico senza bisogno di statistiche.

  1. Investire nella Scoperta di Talenti Autentici

Le case discografiche dovrebbero smetterla di cercare “il prossimo che suona come X” e iniziare a coltivare artisti unici.

Vorrei vedere un mercato che valorizzi l’originalità e che investa nella crescita degli artisti emergenti invece di inseguire formule preconfezionate.

  1. Dare Spazio ai Generi di Nicchia

Basta con l’omogeneizzazione musicale! L’industria dovrebbe dare visibilità ai generi meno mainstream, che spesso nascondono i progetti più innovativi.

C’è un mondo intero di musica lo-fi, jazz contemporaneo e folk sperimentale che aspetta solo di essere scoperto.

  1. Rivalutare il Valore del Disco Fisico

Impossibile abbandonare lo streaming, lo so. Ma proviamo a rivalutare l’importanza del supporto fisico: vinili, CD, persino cassette.

Il piacere tattile di possedere un disco fisico è qualcosa che nessuna playlist digitale potrà mai sostituire.

  1. Favorire la Sostenibilità nei Tour

Concerti e tour sono fondamentali, ma quanto impattano sull’ambiente? Il mercato discografico dovrebbe abbracciare pratiche sostenibili, dalle energie rinnovabili per gli eventi alle produzioni a impatto zero.

Mi piacerebbe che la qualità della musica si riflettesse anche nel rispetto per il pianeta.

  1. Promuovere un’Etica Trasparente

È ora di mettere fine ai contratti capestro che sfruttano gli artisti.

Un mercato di qualità è anche un mercato etico, dove ogni figura (dall’artista al tecnico del suono) riceve il giusto compenso per il proprio lavoro.

  1. Limitare il Sovra-Utilizzo dell’Auto-Tune

Non voglio abolire l’auto-tune (non esageriamo!), ma limitarlo agli usi creativi invece che ai casi disperati.

È ora di dare valore alla genuinità vocale e di lasciare spazio alle imperfezioni che rendano la musica davvero umana.

  1. Riscoprire il Concetto di Album

Negli ultimi anni l’industria ha preferito puntare sui singoli, ma cosa è successo alla magia degli album?

Pensate che bello sarebbe un ritorno a storie musicali complete, dove ogni brano si intreccia con gli altri per creare un’esperienza unica e coerente.

  1. Incentivare la Collaborazione tra Generazioni

Cosa accadrebbe se veterani della musica collaborassero di più con giovani talenti?

L’industria potrebbe creare capolavori che uniscono esperienza e innovazione, rendendo ogni progetto musicale un ponte tra passato e futuro.

  1. Dare Priorità alla Qualità delle Produzioni

Infine, vorrei vedere un impegno maggiore per produzioni impeccabili, dove gli strumenti reali abbiano spazio, i testi siano curati e l’arrangiamento sia frutto di dedizione.

Credo sia arrivato il momento di tornare al lusso della musica ben fatta.

E niente poi quando mi sono svegliato mi sono alzato, sono andato al bagno, ho acceso la radio ed è partita CUORICINI.

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