MORGAN SCRIVE AL MAESTRO MUTI E SI CANDIDA PER DIRIGERE SANREMO
Morgan ha scritto una Lettera aperta al Maestro Muti che è stata ripresa da tutti i quotidiani.
Nel mirino “la deriva della canzone nella musica leggera” e dei cosiddetti “confezionatori di canzonette fatte con lo stampino”.
E’ successo che Amadeus ha confermato di aver rispedito al mittente l’offerta Rai per un suo sesto anno di direzione artistica e così Morgan si è infilato nel pertugio e si è candidato invitando il maestro Muti e Vittorio Sgarbi ad unirsi alla squadra. E a proposito di Sgarbi, l’ex sottosegretario alla Culturale pare sia d’accordo: “ ”Morgan direttore artistico del Festival di Sanremo 2025? Sarebbe perfetto, come lo sarebbe stato anche prima. Lo vedo più maturo e più filosofico quindi, finite le polemiche, ora Morgan è pronto a dare prova di una maturità oltre che musicale anche personale”.
Insomma parrebbe solo una semplice provocazione, una buona occasione per puntare il dito sulla “deriva della canzone nella musica leggera, la volgarizzazione del commercio da parte della televisione e in particolar modo del Festival di Sanremo. Unitamente alla globale paura generata dalla cultura della cancellazione, la cultura del boicottaggio, che gli organi di informazione, i social network hanno somministrato irresponsabilmente negli ultimi anni. È stato un effetto paralisi, un effetto soporifero, che ha anestetizzato gli italiani, compresi gli artisti”.
E se la Rai facesse la pazzia ed affidasse Il Festival a Morgan, che Festival sarebbero? Farebbe ugualmente il 70% di share?
Non lo so, ciò che è certo è che sono già state raccolte oltre 1000 firme su Sgarbistan, l’ormai celebre chat di Vittorio Sgarbi.
Un po’ pochine per un referendum ma da qualche parte per il dopo Amadeus, bisognerà pur ricominciare, no?