5 Cose che a mio parere non funzionano nel Mondo della Musica

Ottobre 16, 2024

“Perché me la menate coi social tanto oggi è così e domani chissà magari cambia tutto?”

“Io sono un musicista e voglio fare solo quello”

“La musica è arte, ma tanto ad emergere è sempre e solo la merda”

Questi sono solo alcuni dei luoghi comuni che, noi che ci occupiamo di comunicazione, ci sentiamo rivolgere da artisti o pseudo-tali i quali, anziché considerarsi liberi professionisti del settore che tentino di imparare ad affermarsi nel settore, si mostrano spavaldi salvo poi lagnarsi del fatto che la musica è Arte e ad emergere sono solo schifezze.

Eppure, a ben vedere, anche questa tipologia di appartenenza al settore, seppur con molte pecche, probabilmente non ha tutti i torti.

Esistono punti nel Mondo della Musica che andrebbero rivisti o quanto meno ridiscussi.

Ho provato a sintetizzarne 5:

1. *Inequità nei Diritti d’Autore*

Uno dei problemi più critici è la distribuzione iniqua dei diritti d’autore. Gli artisti spesso ricevono una piccolissima percentuale dei guadagni derivanti dalla loro musica, mentre le etichette discografiche e le piattaforme di streaming trattengono la parte più consistente. Questo squilibrio penalizza gli artisti, soprattutto quelli indipendenti, e rende difficile per loro sostenersi economicamente solo con la loro arte.

2. *Barriere d’Ingresso per i Nuovi Artisti*

Emergere nel settore musicale può essere incredibilmente difficile per i nuovi artisti. Le barriere d’ingresso sono alte a causa della forte concorrenza, dei costi elevati per la produzione e la promozione della musica, e della difficoltà di ottenere visibilità su piattaforme di streaming sature. Questa situazione limita la diversità e la freschezza delle nuove proposte musicali, favorendo solo coloro che hanno già un certo livello di notorietà o supporto finanziario.

3. *Concentrazione del Potere nelle Mani di Pochi*

Il mercato musicale è dominato dalla major che detengono il controllo sulla maggior parte della musica prodotta e distribuita. Questa concentrazione del potere limita le opportunità per gli artisti di negoziare contratti più equi e riduce la varietà dell’offerta musicale disponibile al pubblico. Un’industria più frammentata e diversificata potrebbe favorire una maggiore equità e innovazione.

4. *Sostenibilità Economica per le Performance dal Vivo*

Le esibizioni dal vivo sono una fonte fondamentale di reddito per molti artisti, ma anche questo settore presenta delle sfide. La pandemia ha messo in luce la vulnerabilità economica legata alle performance dal vivo, con molti concerti e tour cancellati o posticipati. Inoltre, i costi di organizzazione e gestione di eventi dal vivo possono essere proibitivi, lasciando molti artisti senza un’alternativa stabile di reddito.

5. *Inclusione e Rappresentanza*

Nonostante i progressi fatti negli ultimi anni, l’industria musicale deve ancora affrontare problemi legati all’inclusione e alla rappresentanza. Le disuguaglianze di genere, razza e orientamento sessuale sono ancora prevalenti, e molte voci non vengono ascoltate o ricevono meno visibilità. La creazione di un ambiente inclusivo e diversificato è essenziale per riflettere la varietà delle esperienze umane e promuovere una scena musicale più ricca e sfaccettata.

“Se ascolti gli altri cantanti, finisci per imitarli e io voglio rimanere originale.

Imparo molto di più guardandomi intorno piuttosto che ascoltare la musica degli altri” (Bob Marley)

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