Esce il libro di Liz Pelly su Spotify

Gennaio 10, 2025

Esce il libro di Liz Pelly su Spotify e la discografia un pò se la fa già sotto.

Appena uscito ‘Mood Machine’, il libro di Liz Pelly di cui tutti parlano.

L’industria musicale è in subbuglio con l’uscita del nuovo libro di Liz Pelly, intitolato “Mood Machine: The Rise of Spotify and the Costs of the Perfect Playlist”. Questo libro è già un bestseller e ha suscitato molte discussioni tra artisti, fan e esperti del settore.

E allora parliamone anche noi!

“Mood Machine” è un’indagine meticolosa e senza compromessi sulle origini e l’influenza di Spotify sull’industria musicale. Liz Pelly, una giornalista musicale di fama internazionale, ha intervistato oltre cento insider dell’industria, ex dipendenti di Spotify e musicisti per offrire una panoramica dettagliata e critica del ruolo di Spotify nel cambiamento della musica.

La Rivoluzione delle Playlist

Uno dei temi centrali del libro è l’ascesa delle playlist e come queste abbiano ridefinito il modo in cui ascoltiamo e consumiamo la musica. La Pelly esplora come Spotify abbia trasformato la musica in un prodotto personalizzato, dove gli algoritmi decidono cosa ascoltare e quando. Questo modello, se da un lato offre un’esperienza di ascolto personalizzata, dall’altro ha creato una serie di problemi per gli artisti e la diversità culturale.

Il Prezzo del Successo

Il libro esamina anche i costi di questo modello di business, inclusi l’uso di musica stock a basso costo nelle playlist popolari e la rinascita di pratiche simili alla payola, o almeno questo è quel che recita la presentazione al pubblico del libro stesso. La Pelly mette in luce le disuguaglianze esacerbate dallo streaming e il modo in cui Spotify ha trasformato la musica in un mercato a due facce: gli ascoltatori che pagano con i loro soldi e i dati, e i musicisti che forniscono il materiale che alimenta il tutto.

Speranza e Ribellione

Nonostante le critiche, Pelly trova anche speranza nella lotta degli artisti per modelli migliori. Il libro documenta le iniziative degli artisti indipendenti che cercano di rivalutare la musica e creare sistemi sostenibili. Questo movimento artistico potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’industria musicale, offrendo un’alternativa ai modelli dominanti delle major discografiche.

Un Nuovo Paradigma

“Mood Machine” dunque è un’opera che potrebbe cambiare il modo in cui pensiamo e ascoltiamo la musica. Con la sua ricerca approfondita e la critica incisiva, Pelly ci invita a riflettere sul futuro della musica in un’epoca dominata dagli algoritmi e dalle playlist perfette. Il libro è un must-read per chiunque voglia comprendere meglio il panorama musicale contemporaneo e le sfide che gli artisti affrontano oggi.

Potrebbe “Mood Machine” essere per la discografia quel che è stato “No Logo” per il branding e per il movimento no global?

Probabilmente si. Sia il libro di Liz Perry che quello di Naomi Klein esplorano e criticano le dinamiche di potere nei loro rispettivi settori, rivelando le pratiche invisibili e spesso problematiche che guidano le industrie. “Mood Machine” avrà il potenziale di stimolare un dibattito profondo e diffuso sulla direzione dell’industria musicale nell’era dello streaming, proprio come “No Logo” ha fatto con le pratiche commerciali globali e il consumismo. Entrambi i libri incoraggiano i lettori a riflettere criticamente sulle strutture esistenti e a cercare modelli più equi e sostenibili.

Come “No Logo” ha ispirato un’intera generazione a ripensare il branding e il consumismo, “Mood Machine” potrebbe essere il catalizzatore per una nuova ondata di consapevolezza e attivismo nell’industria musicale, spingendo gli artisti e i fan a reclamare il controllo sulla musica e il suo valore culturale.

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