Palermo, Feyra canta il “Complesso d’inferiorità”, il bello di essere imperfetti.
Esce il videoclip “Complesso d’inferiorità” di Feyra. Al cantautore agrigentino (classe 85) l’ispirazione per il nuovo brano è arrivata in pieno lockdown, fra un dolce riuscito male e un libro di Proust.
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Complesso di inferiorità nasce durante il lockdown del 2020. Me ne stavo seduto a fare musica con la tastiera, vedevo la mia ragazza che si dannava per un dolce “andato a male”. In quel periodo stavo leggendo “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust. Ho cercato di raccontare semplici quotidianità che ognuno di noi vive, molto spesso ci sentiamo incapaci, inadatti, mai abbastanza, diversi. Ma è proprio nella diversità che sta il nostro punto di forza, in quei difetti che diventano pregi e di cui in fondo ci innamoriamo tutti. Basterebbe togliersi di dosso questo assurdo ideale e mostrare la reale bellezza del nostro essere, quell’Io meraviglioso e complicato che è con noi dal momento in cui siamo venuti al mondo e che abbiamo sotterrato. Mi piace pensare ad un mondo in cui si vive semplicemente mostrando se stessi, ognuno così reale e diverso da un altro, senza complessi di inferiorità: nudi, liberi e pieni di straordinari “difetti” come la Venere di Botticelli».
Il videoclip del brano, diretto da Carla Marchetta, è un tripudio di colori che fanno da sfondo ad uno storytelling dal sapore primaverile. I personaggi si alternano in location totalmente decontestualizzate per invitarci ad osservare le loro azioni senza distrazioni. Raccontano di atti inconcludenti, frenati da dubbio e dalla paura del fallimento, che quando viene affrontata porta alla liberazione. Una pittura musicale pastosa e intensa che ci trascina immediatamente nell’universo sonoro che Feyra vuole trasmettere. Immersiva e al contempo leggera come l’invito dei nostri attori nel finale a gettare al vento i complessi di inferiorità che caratterizzano ognuno di noi.