È qui in anteprima “Free From My Chains” (Irma Records), il nuovo video dei Virtual Time.
A proposito del video la band afferma: “Avete presente la libertà? Se non l’avete mai persa forse no. A volte le catene sono reali, altre volte sono solo nella nostra mente.
Ciò che conta è riuscire a spezzarle. La reazione più spontanea è cercare qualcuno, qualcosa, che lo faccia al nostro posto mentre tutte le risorse necessarie sono già dentro di noi. Un foglio bianco non è altro che un foglio, la differenza la fa ciò che ci scriviamo. Lo stesso vale per la mente.
In questo videoclip traspare la frustrazione data dalla costrizione in catene, seguita dalla loro rottura che culmina nell’imparare a volare.
Dal freddo blu che congela e blocca al caldo rosso del risveglio che porta nuova vita. Ogni difficoltà che si presenta è un invito a cambiare, un’occasione per cominciare a credere davvero in se stessi e arrivare a realizzare anche l’impossibile. Never give up!”.
Per i Virtual Time il 2017 è stato un anno di cambiamenti, di dubbi e di rinnovi ma, seppur con notevoli difficoltà, ha portato qualcosa di buono che vedrà i suoi frutti nel corso del 2018. La band ha infatti ricaricato le batterie e raccolto nuove idee che fanno parte di un progetto ambizioso diviso in più dischi “tematici”. La prima pubblicazione è attesa per la prossima primavera e si presenterà come un disco di passaggio, che utilizzerà come punto di partenza quanto visto nel primo full length “Long Distance”, per andare poi a confluire verso sonorità rinnovate che proseguiranno con le uscite successive.
I Virtual Time sono una rock band di Bassano del Grappa fondata nel 2012 e composta da Alessandro Meneghini alla batteria, Luca Gazzola alla chitarra e consolidata successivamente con l’arrivo di Marco Lucchini al basso e il cantante Filippo Lorenzo Mocellin.
Come succedeva negli anni ‘70 lo stile musicale della band è un mix di generi diversi che derivano dagli ascolti e dagli studi dei quattro componenti e dall’influenza di forme sonore contemporanee. Ciò che ne risulta è un Rock contaminato da venature Funky e Progressive nel quale non mancano le ballad e i brani semiacustici di influenza Folk.
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