I Ridillo, con Pronti, Funky, Via! vincono nuovamente e fanno 13 (album)!!!
E’ lecito aspettarsi qualcosa di nuovo da una band che, dopo 12 LP e una cascata di singoli accattivanti, è ancora in pista? E’ più che lecito!
Nonostante la pista sia sempre quella del floor danzereccio, dei glutei shakerati dal contagio ritmico che, da 25 anni a questa parte, il combo emilian-mantovano propone con fermezza, tenacia e tecnica indiscutibile.
Con Pronti, Funky, Via! vincono nuovamente e fanno 13 (album), danno vita ad una formidabile miscellanea di generi, scatenando vibranti sensazioni in uno stilema d’alta classe con esecuzioni chirurgicamente ineccepibili: tra l’altro, dal vivo, vi potrà capitare di vederli scambiare gli strumenti tra loro e rimanere sbalorditi. La nuova scommessa dell’album è anche quella di attualizzare ed incrociare il loro fedele Funky con stralci di Hip-Hop e Nu-Soul .
Il singolo d’apertura Pianeta Terra è un epinicio gioioso alla pace, da cogliere in ogni sfumatura di vita, con una guerra di baci pronti a schioccare con naturalezza e fratellanza, viralmente trasmesso nel coloratissimo e intergalattico video-clip. Energia a iosa nel movimentato soul di Funkora, rivolta a quei codardi che vorrebbero esimersi dai patemi d’amore ma, al contempo, ne sono attratti : anche James Brown se la ride da lassù. Everybody Funk si snoda sui terreni tipici dei Ridillo, con la tromba di Claudio Zanoni a fornire un conio distintivo ed un furbetto riff di chitarra che accenna Long train runningdei Doobie Brothers. La dondolante Ho è ludica e spensierata, con quel cantare slow che si erge a simpatica ossessione mentre Algoritmo, col supporto della giovane band dei Black Taste, si intarsiano spaccati di Rap, espressi dalla vocalità di Bengi junior.
Per proseguire nella serie del “nuovo che avanza”, troviamo in Shake ‘em upl’ospitata del mitico Ronnie Jones: 80 primavere sulle spalle come se niente fosse, con l’inestinguibile voglia di far sculettare le anime e scuotere l’inerzia dei politici. Tra le n(u)ove tracks del disco si insinuano quattro cover completamente stravolte e piacevolmente irriconoscibili che, per chi scrive, ha valore rimarchevole in quanto una bella cover, per essere tale, deve sembrare quasi un inedito. Quindi, riflettori puntati sulla presenza di Randy (figlio di Rocky Roberts) in Ciao ciao ciao, mezzo secolo fa editata col titolo Chain of fools o cori da…Stadio per Grande figlio di puttana, dai connotati originalissimi. Invece, Stasera che sera viaggia tra il carezzevole apporto della singer Marina Santelli ed un fluido soul-funky che solca ricordi di disco anni ’70 e refoli di vento Motown.
Inoltre, i Ridillo operano un gran recupero ed un sottinteso omaggio a Pino Daniele con Buongiorno anche a te,( traccia incisa dalla Bertè come b-side di “In alto mare”) e qui conservata in chiave soul-blues, come avrebbe voluto il grande “guaglione” partenopeo. La lista di Pronti, Funky, Via! annovera anche immancabili episodi ballad ma del tutto particolari: L’invenzione della donna e Niente da perdere si gustano per quelle delicate intessiture che caratterizza il quintetto da sempre, con folate di coretti spensierati che infondono buonumore. In coda all’album, un apprezzato dolcetto finale con tre fette di incrollabili successi da ri-gustare con immutato piacere: Mangio Amore, Figli di una buona stella e la chicca live di Festa in 2.
Onore, quindi, ad una band tra le più longeve d’Italia che, da oltre un quarto di secolo, esorcizza l’usura del tempo con spigliata verve e lodevole freschezza compositiva, strappando quel giusto sorriso che non sconfina mai nel frivolo e che, con Pronti, Funky, Via! ci fa salire ancora sulla giostra dei Ridillo con lo stupore del fanciullino, come fosse la prima volta.
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