È convenuto che AI (intelligenza artificiale) sia la parola e il concetto del momento, proprio come Web3, NFT e metaverso l’anno scorso.
La grande differenza è che così tanti artisti, band e musicisti hanno già utilizzato l’intelligenza artificiale per aiutarsi a fare qualcosa con la musica, rispetto ai relativamente pochi coinvolti con i concetti caldi del passato. In un recente studio del distributore musicale Ditto Music , la società ha sorprendentemente scoperto che la maggior parte dei suoi membri utilizza già l’intelligenza artificiale.
Ecco cosa hanno trovato:
- Quasi il 60% utilizzava già l’intelligenza artificiale.
- Il 38% ha utilizzato l’intelligenza artificiale per sviluppare opere d’arte
- Quasi il 31% ha utilizzato uno strumento di intelligenza artificiale per padroneggiare la propria musica
- Il 20% ha utilizzato AI nella produzione musicale
- L’11% ha utilizzato l’intelligenza artificiale per aiutarsi a scrivere canzoni
La maggior parte di questi musicisti ha avuto un’esperienza abbastanza buona con l’AI tanto da decidere di volerla riutilizzare in progetti futuri.
- Il 76% ha affermato che la userebbe di nuovo per opere d’arte
- Il 66% ha dichiarato di riutilizzarla per il mastering
- Il 62% ha affermato che la userebbe di nuovo per la produzione musicale
- Il 41% ha affermato che la userebbe di nuovo per scrivere canzoni
Ma ci sono ancora musicisti che preferirebbero usare metodi tradizionali senza l’aiuto di un’intelligenza artificiale. Complessivamente, il 28,5% ha affermato che non utilizzerà mai l’AI nei propri progetti. E non è necessariamente perché si sentano puristi, come mostrano i dati.
- Il 28% ha dichiarato di non avere accesso agli strumenti.
- Il 25% ha dichiarato di non avere tempo per verificarlo.
- Il 23% ha citato la mancanza di creatività proveniente dallo strumento AI.
- Il 17% ha dichiarato di non poterselo permettere.
- Il 7% ha citato una serie di fattori che li hanno tenuti lontani.
La cosa interessante qui è che sono disponibili molti strumenti di intelligenza artificiale gratuiti, anche se è necessario dedicare un po’ di tempo e rimboccarsi le maniche prima di poterla utilizzare davvero per un progetto.
Detto questo, l’intelligenza artificiale per la musica è qui (in realtà lo è già da alcuni anni) e molti musicisti stanno sfruttando gli strumenti in questo momento.
E tu cosa pensi di fare?