Da domani 15 novembre sarà in radio e sulle piattaforme digitali “Beautiful like me (a paper doll)”, uno dei cinque inediti contenuti nel nuovo album dei jazzincase dal titolo “the Second” , in uscita il prossimo 22 novembre. jazzincase02«No one is more beautiful than you, just the way you are, nothing more and nothing less. You shouldn’t want to be a paper doll…»: è con queste parole che KikiOrsi, cantante del gruppo, precede le prime note di una canzone che parla di bellezza e apparenza, di vita patinata e solitudine, e che traccia una linea rossa tra la felicità che mostriamo e quella che proviamo realmente. Parlando del singolo, i jazzincase affermano: «Abbiamo scelto “Beautiful like me (a paper doll)” come primo singolo perché vogliamo arrivare diretti al cuore di tutte quelle persone, ragazze e ragazzi, che si costruiscono una vita basata sulla pura apparenza, dimenticando il vero talento personale. La propria vita. Riuscirà una canzone a farci riflettere sulla nostra, vostra vera “bellezza”?». L’album “the Second”, in uscita il 22 novembre, include cinque inediti e sei cover ed è proprio la bellezza a porsi come tematica centrale: la bellezza di amare qualcun altro o quella di amare se stessi, la bellezza che inganna e poi consuma, quella da scoprire ogni giorno e quella di cui non bisogna mai scordarsi. Lo stesso giorno il disco sarà presentato live al Memo Restaurant Music Club di Milano (Via Monte Ortigara 30 – ore 22.00). Quando vi siete formati e da quanto tempo esiste il vostro progetto musicale? «Il progetto “jazzincase” viene presentato al pubblico nel 2016 ma nasce da un’idea di KikiOrsi, cantante della formazione, già nel 2006 quando tornata da un viaggio di lavoro da New York si innamora di questa fusion, lo smooth jazz, che vede protagonista in parte il jazz, il pop, la lounge, il drum’nd bass, il rithm’nd blues… E così decide di poterla eseguire, con una formazione live, mettendo in gioco brani inediti e anche editi riarrangiati in una chiave originale, approfittando dei percorsi musicali differenti di ognuno dei componenti.».
Il vostro nome jazzincase è legato a qualche significato? «Abbiamo come formazione “base” un trio: KikiOrsi voce, Luca Tomassoni basso e contrabbasso e Claudio Trinoli alla batteria ma ci avvaliamo, discograficamente e spesso nei live, di amici/collaboratori di eccellenza sia per gli arrangiamenti sia per l’esecuzione dei vari strumenti aggiuntivi (NerioPapikPoggi, Peter de Girolamo, Alessandro Deledda agli arrangiamenti e pianoforti; Eric Daniel, Carlo Maria Micheli e Giovanni Sannipoli ai sax; Massimo Guerra, Cesare Vincenti alla tromba; Luca Scorziello alle percussioni, etc.). Il naming “jazzincase” origina da “just in case” e rappresenta, secondo noi, una possibile spiegazione al “tutto e il contrario di tutto” che è lo smooth jazz. Oltre ad avere significati più simpatici come: “il jazz in valigia” e ancora “un po’ di jazz all’occorrenza”.».
Come nasce “Beautiful like me (a paper doll)”, il vostro nuovo singolo? In che modo dovrebbe far riflettere? «”Beautiful like me ( a paper doll)” nasce da una storia vera. Parla di una ragazzina di soli quattordici anni che si ammala di anoressia per mancanza di accettazione del proprio corpo, perseguendo l’effimera bellezza delle modelle della carta patinata o delle amiche che rappresentano quello status fake sempre più evidente nella nostra società. “Beautiful like me (a paper doll)” è la ragazza della carta patinata che vuole dimostrare dapprima la noia di essere sempre in una situazione statica e di solitudine, poi la chiusura rappresentata dalla carta a quadretti che la vede costretta dietro ad essa, poi la vita reale dove lei è consapevolmente sempre in primo piano ma distaccata per poi diventare cenere, perchè lei non esiste ma osserva le lacrime di chi cerca di emularla al punto da perdere la vita. La stessa vita che si lava la faccia togliendosi il trucco ridendo. In sintesi: accettiamoci per ciò che siamo e viviamo la vita tutti i giorni con gioia amando noi stessi esattamente per quello che siamo. Il brano inizialmente cita: “nessuno è più bello di te, tu sei come sei, niente di più e niente di meno, tu non dovresti desiderare di essere una bambola di carta”.»u:
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