Anonimato is the new black: in anteprima ‘Parole d’amore’ de La Badante
Perché avete scelto il nome “La Badante”?
“La Badante” ci piace, perché evoca allo stesso tempo il prendersi cura (in questo caso della musica) che essere attenti alle cose che ci circondano.
Elena Ferrante, Myss Keta, Liberato e adesso voi: l’anonimato è una scelta artistica o paracula?
Entrambe, anonimato is the new black! (ride) Non ci importa di apparire, siamo convinti che l’esposizione sia diventata assolutamente insopportabile e che l’anonimato resti l’unica opzione… è rassicurante e soprattutto non fa venire attacchi di panico, di cui tutti all’interno del gruppo naturalmente soffriamo. Apparire dovrebbe essere appannaggio di chi se lo merita e noi non ci sentiamo di meritarlo né adesso né in futuro.
Nel video di Parole d’amore appare Aldo Busi che si è generosamente prestato per un lip-sync molto convincente del brano. Come siete arrivati a lui?
Ecco lui per esempio è uno che dovrebbe apparire e lo fa sempre più di rado. È stato un caso: la canzone è l’adattamento italiano di una hit dei Fangoria, un gruppo spagnolo electro-pop che dall’indie è passato a un successo ventennale mainstream, ma è del tutto sconosciuto qui. Un nostro amico sapeva che Busi conosceva la musica dei Fangoria e ci ha messo in contatto. È stato molto professionale e ci ha aiutato al nostro scopo: fare conoscere in Italia qualcosa di assolutamente contemporaneo, soprattutto nei testi che non sono mai banali ma che si poggiano su musiche di facile ascolto.
L’album, in uscita agli inizi del 2018, si chiama L’amore è un’invenzione borghese, un titolo impegnativo…
Preferiamo il rispetto all’amore. L’amore è una fantasia talmente delirante che abbiamo smesso di crederci, siamo tutti single nel gruppo, facciamo l’amore pochissimo e questo ci ha riconesso coll’universo, provaci, funziona.