Molto spesso gli artisti ci contattano per conoscere il costo dei nostri servizi di promozione musicale ancor prima di parlarci di loro, della musica, del loro percorso musicale. Ecco alcune risposte alle domande più frequenti che gli artisti ci pongono.
Quanto costa far promuovere la mia band alla vostra agenzia musicale?
Prima di chiedere il costo di servizi di promozione musicale abbiamo bisogno di sapere di più sulla tua band, la tua musica, i pezzi che scrivi, cosa canti e cosa suoni, come ti destreggi su Spotify o sui Social. Ci piace lavorare con chi veramente crede in quello che fa, con chi oltre alla passione mette tanta buona volontà e tempo, con chi si rende conto di quanto sia difficile sgomitare nell’infinità di playlist, video e canzoni al giorno d’oggi.
Con quali testate giornalistiche lavorate voi della Red&Blue?
Se sei stato sul nostro sito ti sarai accorto che lavoriamo con artisti musicali molto importanti, ma manteniamo un forte interesse per la ricerca e il lancio di artisti o band esordienti o emergenti. La nostra storia ci dice che artisti come Lunapop, Modà, Coez, e molti altri hanno cominciato con noi. Per questo ci sentiamo di tranquillizzarti sul fatto che lavoriamo con tutte le testate giornalistiche, tutte le radio, tutti i portali. E quando diciamo tutti, intendiamo proprio tutti.
Lavorate con tutti gli artisti indistintamente?
No, preferiamo ascoltare il materiale che ci viene inviato, analizzarlo e capire se possiamo essere un valore aggiunto al progetto. Se capiamo di non poter dare alcun supporto mediatico, preferiamo dirtelo onde evitare di farti spendere tempo e denaro inutilmente. La cosa che odiamo di più è alimentare aspettative che verrebbero certamente disattese.
Siete anche una agenzia di booking?
Se venissero da noi i Negrita e ci chiedessero di organizzare per loro un tour nei Palasport, diremmo loro che non siamo in grado, perché quello non è il nostro lavoro. Diamo una consulenza booking agli artisti emergenti che si affidano a noi per la promozione e li aiutiamo a trovare opportunità per suonare dal vivo in piccoli club o in apertura ad artisti più importanti. Il booking è un completamento alla nostra attività di promozione. Per questo lasciamo i cachet delle serate totalmente agli artisti.
Meglio uscire con un album o meglio rilasciare più singoli in sequenza?
Quello di “album” è un concetto un po’ obsoleto. Anche se può sembrare triste, gli algoritmi delle maggiori piattaforme di streaming prediligono un rilascio sistematico di brani piuttosto che la pubblicazione di un album. Questo permette di dare maggiore visibilità alla tua musica con continuità. Ormai appare evidente che se un artista si prende due mesi sabatici per scrivere nuove canzoni, per l’opinione comune “se la sta passando male”.
E’ possibile rateizzare i pagamenti?
Dipende quale accordo/pacchetto viene sottoscritto: in generale si, accordiamo rateizzazioni nel 90 per cento dei casi.
Di quali generi musicali vi occupate principalmente?
Di tutti. Lavoriamo in promozione musicale su pop, dance, rock, folk, blues. Siamo stati per cinque anni ufficio stampa musicale alla Blue Note, storica etichetta di jazz. Abbiamo lavorato con Van Morrison, Fresu, Bosso, Rea, Petrella e recentemente abbiamo operato i lanci stampa e radio sul nuovo lavoro di Pat Metheny o sul disco postumo di Miles Davis. Ci occupiamo anche di classica contemporanea. I nostri Federico Mecozzi e Roberta Di Mario fanno tour nel mondo e totalizzano migliaia di ascolti su Spotify.
Che possibilità abbiamo di essere programmati sui maggiori network radiofonici?
Le piattaforme di streaming come Spotify hanno relegato le radio ad un ruolo di secondo piano in merito alla promozione discografica. Certo, è importante sentire la propria canzone sulle frequenze di una radio famosa, ma sempre più spesso ci si accorge del successo di artisti che con la radio non hanno nulla a che vedere. E quindi non domandarti se la tua canzone piacerà ai capi programmazione dei network radiofonici, ma lavora duro per incrementare la tua fan base attraverso i live ed i social, oggi puntiamo sulla promozione digitale della musica.
Come si fa ad arrivare al successo?
Prima di tutto bisogna chiarire cosa si intende per successo. Fino a cinque anni fa le classifiche di vendita dei dischi erano il termometro del successo di un progetto discografico. Ora invece i supporti fisici, come vinili o cd, non si vendono quasi più e sono rimasti soltanto duecento negozi di dischi in tutto il paese. Pertanto possiamo certamente dire che il successo lo si misura sulla base degli ascolti generati dalle views su Youtube o dagli ascolti delle piattaforme di streaming. Per questo è importante l’auto promozione attraverso i live che generano un passaparola che va alimentato attraverso i social.
Ho speso tutti i soldi per la produzione del disco e non ho più budget per la promozione. Come posso fare?
Conosciamo bene questa situazione e per questo ai nostri artisti consigliamo di porsi alcune domande prima di produrre il prossimo singolo: “Cosa voglio fare con la mia musica? Suono per passione, voglio che sia il mio lavoro? A chi si rivolge la mia musica? Voglio che sia una nicchia ad ascoltarmi o mi interessano i numeri stratosferici di visualizzazioni e ascolti? Voglio suonare live il più possibile o sogno di sentire il mio pezzo in radio?”. Sembrano domande scontate ma le risposte possono aiutare ad avere una visione più chiara della direzione da prendere e su come gestire il proprio budget tanto più se limitato. Poi per seguirvi nel percorso subentrano i professionisti come noi.
Potrebbe interessarti anche altri articoli della Rubrica di Marco Stanzani:
- Quanto vale la musica in radio?
- Errori da non commettere se sei un artista emergente
- Con Spotify finisce la prima repubblica della discografia?