È uscito “NOTES AND WORDS” (Egea-Incipit/Egea), il nuovo disco di LETIZIA ONORATI, giovane e talentuosa cantante jazz leccese, alla sua seconda esperienza discografica Autrice o coautrice di quasi tutti i testi, ora Letizia si presenta per la prima volta come compositrice. I 9 brani inediti sono composti e arrangiati da Paolo Di Sabatino (sua anche la rielaborazione dei 3 standard che completano il lavoro), vero e proprio “regista” del lavoro realizzato.
Quella del jazz è una passione che non è nata sicuramente per caso, vero?
Sono nata in una famiglia di grandi appassionati di musica e in modo particolare di musica jazz, quindi ho ascoltato questo genere sin da piccolissima, me ne sono innamorata e ho iniziato il mio percorso di studi con Elisabetta Guido e con importanti esponenti del panorama jazz nazionale e internazionale come Roberta Gambarini, Rachel Gould, Mark Sherman, Jerry Bergonzi, Bob Stoloff ecc.. Poi l’incontro con Tiziana Ghiglioni è stato fondamentale per la mia crescita.
Il jazz in Italia ha qualche difficoltà a emergere. A quale artista ti ispiri e con quali artisti ti piacerebbe collaborare in futuro?
Il jazz in Italia è sempre in grande fermento artistico ed è davvero un peccato che non sempre raggiunga i più. Sono molti gli artisti a cui mi ispiro a partire da chi ha fatto la storia del canto jazz come Ella Fitzgeald, Billie Holiday, sarah vaughan sino alle contemporanee Esperanza Spalding Gretchen Parlato. Una collaborazione con loro sarebbe un sogno.
Parlaci di “Notes and words” il tuo secondo disco in vendita dal 19 gennaio…
“Notes and words” è il risultato di un percorso di ricerca; è la mia nuova sfida perché mi presento anche come compositrice e autrice. ”Notes and words” è un progetto dalla forte matrice jazz ma con influenze funk, soul e di musica brasiliana. Si tratta di un lavoro molto importante per me anche perché sono accompagnata da una band stellare: Paolo Di Sabatino, al pianoforte, produttore artistico, compositore e arrangiatore, Flavio Boltro, alla tromba, Max Ionata, al sax, Daniele Mencarelli, al basso elettrico, Glauco Di Sabatino, alla batteria, Giovanna Famulari, al violoncello e Bruno Marcozzi alle percussioni.
Giovanissima e già due dischi. Che effetto fa?
Una grande soddisfazione e gioia, uno stimolo per crescere e studiare.
Che ragazza sei?
Sono una ragazza semplice che ama le cose semplici, che ama profondamente la musica e tutte le emozioni che ci regala.
Adesso cosa ti aspetta?
Dopo una tournée italiana meravigliosa, il 16 e il 17 febbraio ho suonato a Bruxelles, rispettivamente all’Istituto Italiano di Cultura e al Sounds Jazz Club. Adesso mi sto concentrando nella promozione di questo disco e sicuramente arriveranno tante nuove avventure all’insegna della buona musica!