Ogni volta che ci capita di condividere in maniera spassosa la visione di una kermesse musicale, foss’anche un festival o soltanto un talent, la questione che salta immediatamente all’occhio è quanto siano diversi i gusti musicali a seconda della persona. Io ho alcuni amici a cui non dispiace alcun genere, altri che al contrario ne odiano uno in particolare, ma ciò che emerge è che è impossibile trovare una persona a cui non piaccia alcun genere musicale. E allora mi sono chiesto:
PERCHE’ CI PIACE LA MUSICA CHE CI PIACE?
La musica è una manifestazione culturale grazie alla quale affiorano emozioni in maniera più intensa ed il gusto per la musica stessa è qualcosa di innato, contrariamente alla conoscenza musicale che è un fattore che si acquisisce. E’ innegabile quanto i gusti musicali si basino più sulla personalità che su qualsiasi altro fattore, per quanto influenzati dalla educazione musicale ricevuta. Se è vero che la nostra personalità si basa su un equilibrio tra cambiamenti e continuità è anche vero che durante le tappe vitali alcune caratteristiche della nostra personalità rimangono invariate mentre altre cambiano radicalmente.
TRA QUESTI CAMBIAMENTI POSSIAMO CONSIDERARE ANCHE QUELLI LEGATI AI NOSTRI GUSTI MUSICALI COL CRESCERE DEGLI ANNI? SICURAMENTE SI.
Solitamente i giovani preferiscono generi musicali che noi genitori non sopportiamo, per questo appare certo esistano dei cambiamenti evolutivi per quel che riguarda i gusti musicali che si manifestano col passare del tempo.
ADOLESCENZA: durante questa fase della vita destinata alla ricerca della propria identità, normalmente si preferiscono generi musicali come punk o metal.
GIOVENTU’: quando inizia il processo legato alla fase adulta, con l’avvio della socializzazione nelle discoteche o alle feste, normalmente le preferenze si spostano verso la “musica contemporanea” come il pop o il rap, o comunque verso generi più ballabili.
MATURITA’: durante questo passaggio della vita lentamente cessa l’interesse per la musica contemporanea e aumenta quello per una musica più “sofisticata” come jazz o musica classica. Questo cambiamento è determinato dalle abitudini dettate dagli impegni lavorativi e familiari che ci portano alla ricerca di una scelta musicale più rilassata e rilassante.
La verità, ammettiamolo, è che con l’aumento dell’età, diminuisce l’impegno e l’interesse per la musica. Perché se è vero che durante l’adolescenza il proprio contesto condiziona sensibilmente le preferenze musicali, è altresì vero che durante l’età più adulta quelle stesse preferenze si mantengono più stabili. Durante l’infanzia e l’età adulta iniziale le persone riescono a tollerare più generi musicali diversi.
Con gli anni mi sono convinto che le persone con una formazione musicale sono più predisposte al genere colto e al rock, mentre quelle senza alcuna formazione preferiscono il pop. E’ innegabile quanto l’educazione abbia un impatto significativo su alcuni generi musicali come la musica classica, al contrario che so del rap o del metal dove questa prerogativa non pare affatto richiesta.
Esiste una relazione tra preferenza musicale e genetica?
Io non sono certamente un esperto, ma mi sono convinto col tempo che su generi come la classica, il pop o il rap influisca sensibilmente la genetica mentre altri generi come il country o il blues, o balli come il tango o il flamenco, mi pare si relazionino preferibilmente con l’ambiente.
In definitiva, se amate un genere musicale sappiate che tutto ciò dipende dalla vostra educazione musicale, dal momento storico in cui state vivendo e soprattutto da fattori ambientali e genetici.
Per cui se siete gemelli e vivete in Islanda probabilmente sarà difficile preferiate Eminem. Sarà più naturale creare una band con i vostri simili, suonare cose che si ispirino alla musica classica e magari chiamare la vostra band SIGUR ROS!!!