Inutile tentare di ingannarci con inutili romanticismi. Il mercato musicale viaggia seguendo i flussi delle maree dettate dal marketing. Con l’inizio del nuovo millennio il consumo della musica è cambiato sensibilmente a causa dell’avvento di importanti cambiamenti tecnologici, della rete internet e dell’ingresso in maniera preponderante nella nostra vita quotidiana dei social.
Siamo passati da una situazione di vendita/acquisto dei supporti fisici della musica, ad una fase transitoria di downloading piratato attraverso i torrent fino alla situazione attuale nella quale a dettar legge nel consumo della musica sono le piattaforme di streaming legale come Spotify, Deezer, Apple Music, Tim music, Amazon o altro. Queste piattaforme offrono la possibilità di accedere a decine di milioni di brani da consumare da devices come pc, tablet o ancora meglio dai nostri smartphone coi quali compiamo ogni azione.
Il web ha cambiato la comunicazione tra artista e fan.
Il pubblico con i social ha sviluppato la necessità di essere in continuo aggiornamento riguardo ai propri interessi compresi naturalmente anche i propri artisti preferiti. Per questo motivo oggi gli artisti curano nei minimi dettagli i propri profili social al fine di mantenere e consolidare la relazione coi propri fans accrescendo l’importanza del brand che loro stessi rappresentano nei confronti delle label con cui collaborano. Il modello di business attuale impone agli artisti di avere almeno un account social per mantenere un contatto coi followers, interagire con loro e renderli partecipi della propria vita, con aggiornamenti costanti sulle nuove release, concerti, ecc. E’ ovvio che spesso si tratti di pseudo interazione: sono nate per questo le figure dei social media manager che hanno il compito di gestire i profili pubblici degli artisti e applicare strategie di comunicazione generando contenuti seppur sempre a stretto contatto con gli artisti stessi e le loro case discografiche di appartenenza. La presenza sui social può garantire esposizione e acquisizione di nuovi fan, ma deve essere accompagnata da strategie di comunicazione ponderate e pianificate in maniera efficace. Per questo quasi tutti gli artisti si affidano sistematicamente ai social media manager per la gestione dei profili.
Promozione digitale, di cosa si tratta
I social vengono utilizzati dagli artisti anche come mezzi promozionali e per la creazione di brand reputation (la considerazione, o attenzione benevole, di cui un brand gode in virtù della sua capacità di soddisfare le aspettative del pubblico nel corso del tempo) e brand awarness (il grado di conoscenza della marca da parte del pubblico). La chiave è sfruttare la popolarità degli artisti e/o dei social per auto-promuoversi. I social hanno dunque assunto una importanza fondamentale per il music business. Non è un caso che nella top 10 dei personaggi più seguiti su Instagram, almeno sei siano cantanti di fama mondiale. Appare sempre più evidente perciò quanto la vecchia formula di promozione, basata in prima istanza su Radio, Tv e Stampa, stia lasciando il passo alla Promozione digitale sui social, che sono più efficaci e perfettamente integrati con le piattaforme di streaming legale le quali stanno determinando l’analisi del successo di un progetto discografico o meno, quel successo un tempo analizzato sulla base delle classifiche di vendita dei supporti.
Se i grandi capi di stato sempre meno frequentemente convocano conferenze stampa e lanciano i loro proclami attraverso i social, un motivo ci dovrà pur essere.
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