Quanto vale la musica in radio?

Gennaio 8, 2020

Quando una emittente tv registra un calo degli ascolti agisce immediatamente sui programmi, a volte stoppando quelli con dati deludenti già dopo la prima puntata. In radio non funziona così. In radio se gli ascolti sono in calo generalmente si preferisce mettere mano alla musica che accompagna i programmi, virando su scelte ancora più restrittive nei confronti di talenti emergenti e preferendo a loro artisti consacrati.

La radio opera scelte non mirate verso la bontà artistica di chi si propone, ma a favore della notorietà di chi canta.

E se un signor nessuno ha appena scritto la nuova “Imagine” la radio se ne frega. Manco lo valuta. La radio preferisce programmare che so, un deludente Ligabue piuttosto che un promettentissimo talento esordiente.

Perché lo fa?

Perché sa che l’ascoltatore è un animale distratto, intento a fare mille altre cose quando la radio passa musica. Per questo è convinta che se chi canta alla radio è perfettamente riconoscibile, l’ascoltatore sarà meno invogliato a cambiare stazione.

E come si difende la radio?

La radio non si difende. Non ne ha bisogno. E’ convinta che dalle sue decisioni si determini il flusso delle maree nel variegato mare della discografia. La radio semplicemente fa spallucce e dice che non è vero.

E poi ti inanella una serie di giovani che giura di programmare.

A ben vedere questi giovani in generale o rappresentano produzioni di sua proprietà, oppure sono artisti emergenti usciti dai talent.

Ma qui scatta il grande inganno.

Quelli usciti dai talent però non sono più emergenti. Sono artisti che si sono esposti in tv per almeno 3 mesi e quindi hanno avuto tutto il tempo di fidelizzare il grande pubblico che al loro debutto in radio già saprà riconoscerli.

La radio perciò non si assume più alcun rischio, e questo vale non solo per i grandi network, ma anche per le radio interregionali le quali hanno assunto le classifiche di programmazione come il nuovo corano col quale intendono evangelizzare i propri ascoltatori.

Noi siamo una hit radio e programmiamo solo grandi successi, questo è il refrain al quale ormai tutti noi della promozione siamo assuefatti.

Probabilmente se Sanremo Giovani durasse tre mesi i partecipanti avrebbero qualche possibilità di passare alla radio. Invece cantano una sera soltanto. I più fortunati due. Del 90 per cento di loro si è già quasi persa ogni traccia.

Perché siate onesti con voi stessi. Per caso vi ricordate chi è arrivato terzo a Sanremo giovani l’anno scorso?

Ecco Playlist di 20 giovani che hanno partecipato a Sanremo Giovani e che abbiamo dimenticato: Spotify

 

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