Rudeejay vuole vederti ballare (anche dalla radio)
Dalla console al microfono, il dj trentenne da settembre ha su M2O, ogni giovedì pomeriggio, un suo spazio Bella musica da ballo
La console (divenuta compagna di vita da quando aveva 16 anni), i ragazzi del Papeete di Milano Marittima (fatti ballare per 10 anni consecutivi appena raggiunta la maggiore età), i primi ingaggi all’estero, il palco scaldato per Jovanotti e Axwell / Ingrosso, Benny Benassi, Deorro, i remix (per Bob Sinclar, Martin Solveig, Afrojack), le collaborazioni (con Gabry Ponte, DJs from Mars, ANGEMI), e poi la produzione, dal primo singolo Wanna B Like A Man al successo di questa estate, Under The Same Sky, con in mezzo brani passati alla pubblicità, entrati in varie compilation e la passione, sempre più grande, per mash-up e bootleg. Rudeejay, giovane ma dal lungo percorso lavorativo e creativo, nel suo curriculum, in mezzo alle tante attività e sfaccettature del mestiere del dj, ha trovato una specie di centro di gravità permanente nel piacere di creare la sua selezione, nata come si diffonde ora per radio, solo Bella musica da ballare, diversi anni fa, su Soundcloud. Cosa cambia ora che l’ha aperta anche al pubblico di M2O.
Dal puro podcast alla trasmissione radio, come è nato il tuo spazio Bella musica da ballo per M2O?
«Da una chiacchierata con Amerigo Provenzano lo scorso marzo, alla fine di un mio DJ Set in diretta durante il suo programma negli studi di m2o a Roma».
Quanta ricerca di nasconde dietro a un titolo apparentemente semplice e immediato come questo?
«Tanta perché si basa su tre punti guida: tracce realizzate in Italia, di sicuro impatto sulla pista, pescate da ogni filone musicale».
I dj, live e producer, sono assieme ai rapper i nuovi ‘signori’ della musica, spesso anche con uno spiccato talento imprenditoriale. Come ti spieghi questa avanzata?
«Entrambi vengono dall’underground, dall’autoproduzione, dal sapersi arrangiare e trovare il modo di (ri)uscire senza seguire lo schema classico che viene imposto dai piani alti: visione più che mai attuale nell’era dei Social Network, armi potentissime per chi desidera ed è in grado di trasformare il proprio potenziale in un mestiere a tutti gli effetti».
Qual è la tua ambizione a latere ancora da soddisfare, avendo già accumulato molte esperienze, anche eterogenee?
Uscire con più frequenza dai confini nazionali: mi sono accorto che il mio prodotto, costruito basandosi sul pubblico nostrano, è in verità altrettanto funzionale, se non addirittura più incisivo, sulle platee straniere».