Se è vero che la musica POP può essere POPULAR, possiamo altresì sostenere che la musica POPULAR possa dunque ritenersi POP

Agosto 1, 2023

Prendiamo spunto dal dissing di questa estate tra @paolomeneguzzi e @jax per fare un po’ di chiarezza:

“Se è vero che la musica POP può essere POPULAR, possiamo altresì sostenere che la musica POPULAR possa dunque ritenersi POP”?

Si lo so, questo parrebbe un interrogativo degno del più alto “pensiero marzulliano”, ma vi assicuro che alla base di questo interrogativo potrebbe nascondersi la risposta al dissidio tra i due contendenti.

Il misunderstanding tra Pablo e Ax pare nasca proprio da questa tendenza a confondere per comodità la Musica POP col genere più ampio detto POPULAR.

Nella lingua inglese, i termini popular music” e “pop music” sono spesso usati impropriamente in modo intercambiabile. Attenzione però: il termine popular music è un termine generico che si riferisce alla musica di gradimento generale nell’epoca moderna, mentre la notazione di Pop Music si riferisce ad uno specifico genere musicale, nato negli anni 50 dal rock’n’roll con Elvis.

Come giustamente sostiene @giannisibilla di @rockol: La musica pop “indica un campo più ristretto e definito rispetto a quello di popular music». La musica pop, sempre secondo Sibilla, è «contraddistinta da alcuni aspetti specifici che riguardano il periodo storico di produzione, le forme testuali e linguistiche, gli attori sociali coinvolti, il modo in cui essi costruiscono la propria identità e, soprattutto, il rapporto con i mezzi di comunicazione di massa. In altre parole, la musica pop è un macrogenere musicale contemporaneo che comprende tutti i sottogeneri specifici della canzone popolare sviluppatisi a partire dall’avvento del rock and roll”.

Ecco spiegato perché possiamo considerare la POP MUSIC come appartenente al genere POPULAR, ma per le ragioni di cui sopra non potremo ritenere altresì il genere POPULAR come appartenente alla Musica POP.

Popolare è quel che, per motivazioni legate all’incontro fra culture differenti o alla naturale evoluzione delle forme d’arte non colte, proviene dalle classi popolari. Si tratta essenzialmente di musica fatta dalle classi popolari. Talvolta, queste forme divengono così diffuse e amate dai compositori colti da influenzare la musica colta: è accaduto per esempio al jazz già dai suoi esordi. Più spesso, però, le musiche popolari hanno generato, nel corso del ‘900, forme di canzone di grande successo, di gradimento diffuso fra le masse. In questo caso si può iniziare a parlare di ‘Popular Music’: un grande insieme di musiche concepite per la gente, per avere un pubblico ampio. Insomma, nel passaggio dalla musica popolare alla “Popular Music” si suggella il passaggio da una musica fatta ‘dalla gente’ a musica fatta ‘per la gente’. E’ la nascita di un’industria culturale di massa che, nel corso del XX secolo, permette di parlare di “popular music”.

Le possibilità del mercato del mondo occidentale a partire dagli anni ’50 e ’60 del secolo scorso segnano la nascita del pop, all’interno dal più ampio mondo del rock e della popular music. Potremmo dire che è l’industria discografica e dello spettacolo a selezionare gli artisti di successo (Michael Jackson, Madonna, Lady Gaga, etc) e a plasmare il prodotto musicale, trovando un delicato e complicato punto di equilibrio fra la personalità degli artisti e i gusti e le tendenze delle masse. E’ un po’ come se il music business si alimentasse degli input che vengono dal mondo della canzone e della “Popular Music’ e li traducesse in musica confezionata e pensata per il mercato di massa.

“La ‘Musica Leggera’ (o Popular Music) è una musica priva di contenuti, mentre Pop sono i Beatles, David Bowie, Franco Battiato, è la musica che sperimenta, che inventa e che utilizza tutti i mezzi che la modernità mette a disposizione. Non è una cazzata… Ha perfettamente ragione Paolo Meneguzzi, perché il pop è una forma d’arte. Noi italiani la chiamiamo “musica leggera”, ma abbiamo inventato una definizione che non c’è nel mondo, quando in realtà il concetto di “musica leggera” io lo userei per definire “il pop quando è scadente”. In pratica la musica leggera si può tradurre in “voglio imitare il pop esclusivamente per delle ragioni commerciali”, quindi ne imita la patina, l’esteriorità, ma non certo l’essenza artistica.” (Morgan – MowMag).

A leggere il “Morgan Pensiero” parrebbe quasi evidente che quel che suona Ax sia Musica Leggera (POPULAR MUSIC), mentre quello a cui si riferisce Paolo Meneguzzi si tratti proprio di POP MUSIC. Potrebbe essere questa l’origine del dissidio?

Seguici su