VADEMECUM PER UN LIVE PERFETTO (otto regole d’oro da seguire prima e dopo ogni concerto)

Gennaio 17, 2022

Come si impara il mestiere del musicista?

Lo si fa affrontando a modo tuo gli imprevisti del momento, cercando sempre di trovare un metodo personale per essere preparato e con la mente fresca davanti al tuo pubblico.

La gente non pensa mai che il musicista ha un punto di vista totalmente differente da quello del pubblico. Chiunque faccia concerti sa che è stato probabilmente durante le prime esibizioni che si è forgiata la base di quella esperienza dalla quale attingere ora che sei più conosciuto. Ogni concerto rimane una esperienza unica a se, ma come in tutte le cose ci sono problematiche o punti cruciali che accomunano il lavoro di tutti quanti.

Ecco perciò alcuni semplici accorgimenti per preparare un live perfetto, e affrontare un concerto con maggiore serenità, minimizzando il rischio di imprevisti per non spostare la concentrazione su ciò che dovrai suonare e quindi di divertirti.

1.Cerca di essere in forma:

perché ti parrà banale, ma quando suoniamo lo strumento che mettiamo in moto è il nostro corpo. Per questo motivo mantenerlo in forma è un dovere. Si certo, quando andavi al liceo era più semplice saltare e reggere suonando per tuttala durata del concerto, ma ora che il tempo passa e si smettere non se ne parla proprio, è OBBLIGATORIO tenere in forma il fisico se si vuole reggere il passo con l’attività live. L’adrenalina a volte fa miracoli, ma può essere che se non sei in forma, dopo un’ora al massimo ti abbandoni ed allora saranno dolori, per te e per il tuo pubblico che sentirà come cavolo stai suonando …

 

2.Prova quanto più possibile

Ok, se stai studiando un brano da solo lo puoi storpiare e ripetere tutte le volte che vuoi, ma durante il concerto non si scappa. Tutto dovrà funzionare al meglio e per questo un buon numero di prove si rende necessario. Mica penserai di poterti permettere il lusso di interrompere e ricominciare davanti al pubblico !!! Se te la senti OSA, ma solo se sei sicuro di poter, come si dice in gergo, “rientrare”. Quindi, sempre meglio pensare alla economia del gruppo anziché strafare. E non importa se tu sei un beginner o un professionista. Ciò che suoni dovrà sempre essere commisurato al resto della band, al contesto musicale e ovviamente al tuo pubblico.

 

3.Pensa da organizzatore

Va bene va bene, sappiamo perfettamente che a volte si suona per un panino e una birra, ma dobbiamo tenere presente che fare un concerto non significa tenersi impegnati per quelle due ore in cui si suona e nulla più. Un concerto comporta almeno otto ore lontano da casa, e concordare la cena diventa una cena quanto calcolare le spese di viaggio, trasferta ed alloggio. Queste cose andranno chiarite prima, possibilmente con un inter-scambio scritto delle condizioni controfimato da entrambe le parti. Ricordati: è fondamentale ai fini di un ingaggio live, tenere sempre aggiornata la propria scheda tecnica, sia che si suoni in duo (quanti suonano? Cablati come? Quanti cantano? Con microfoni? Quanti monitor servono?), sia che ci si presenti che so con cinque fiati, tre coristi con marimba e percussioni.

 

4.Rimani concentrato e sii padrone dei tuoi spazi

Una volta arrivato al locale, non perderti troppo in chiacchiere, anche se magari suoni alla festa della birra. Prima risolvi i problemi di ronzio elettronico, controlla che le pile non siano scariche, vedi bene se non hai dimenticato qualche cavo e se i fusibili degli ampli sono ancora integri e funzionanti. Concentrati sulla tua postazione, stendi i cavi in modo pulito e ricavati lo spazio per poterti muovere durante il concerto. Sembra una cazzata, ma a volte la copertura dei cavi con nastro adesivo, potrebbe essere un accorgimento che ti salva la vita.

5.Prepara sempre la lista delle cose da portare

La tracolla, il reggichitarra, la strumentazione personale, i plettri, un accordatore tascabile … col tempo imparerai quanto è importante una valigetta coi doppioni dei cavi principali del routing. Ricordati di portarti le riduzioni, una prolunga (nel caso le prese siano lontane), l’immancabile torcia, un cacciavite e tutto quel che serve nel caso si renda necessario un ricablaggio in pedaliera. Gli stracci, per esempio servono sempre quanto i fusibili di ricambio che al momento meno opportuno si bruciano sempre. Insomma scrivi una lista delle cose che ti servono e controllala sempre prima di partire.

6.Impara ad ascoltare dai monitor

Ricordati che oltre a te stesso, dovrai essere in grado di poter ascoltare anche il resto della band. Per questo è importante controllare, rispetto alla distanza dai monitor, se riesci ad agire comodamente sulla tua pedaliera. Certe volte la modifica dell’inclinazione di un ampli potrà darti risultati sorprendenti dal momento che non sempre ti capiterà di suonare con un fonico di monitor a disposizione o con un impianto adeguato.

7.Fatti amico il fonico

Potrai smanettare finché vuoi sui tuoi ampli, tanto a decidere come si sentirà il tuo suono, sarà sempre il fonico. E’ lui che decide il modo migliore per microfonare il tuo ampli, equalizza il suono, decide i volumi nei mix. Perciò il consiglio è quello di non avviare battaglie sui toni e i volumi per correggere quel che non ti piace di quel che ha impostato lui. Meglio se lo saluti con cordialità. Presentati e se qualcosa non ti convince, parlagliene. Se il suono che viene dai monitor non è buono, o se ti senti poco e male, chiedigli di equalizzarti diversamente o di alzarti il volume sempre solo nel tuo monitor. Dal momento in cui il fonico regolerà il tuo suono, tu non dovrai più toccare l’amplificatore. Se durante il live hai dei problemi sul monitor, non dire nulla la microfono. La gente non deve mai sapere che tu hai problemi, lo spettacolo deve sempre andare avanti. Cerca di comunicare con discrezione a gesti col fonico, cerca di fargli capire quale musicista della tua band (o magari anche solo te stesso) ti sta creando problemi.

8.Ricordati di radunare sempre le tue cose

Quando il concerto è finito, smonta e riordina la tua postazione prima che puoi. Evita che siano altri a smontare le tue cose, così facendo eviterai che qualcuno rompa la tua roba, che si perda o che venga sistemata in un modo che a te proprio non piace. Chiunque faccia questo lavoro è geloso dei propri strumenti. Quando finisce un concerto è il momento in cui i furbetti si avvicinano al palco per provare a fotterti qualcosa.

Le variabili sono innumerevoli e la tua attività di musicista si rafforzerà principalmente con l’esperienza, concerto dopo concerto. L’insorgere di problemi è inevitabile, ma saranno proprio questi a forgiarti come musicista e ad insegnarti ad essere previdente.

Scrivi al servizio booking della Red&Blue (info@redblue.it) ti risponderemo entro 24 h !!!

a cura di
Marco Stanzani

 

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